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DEPURAZIONE CON FUMARIA OFFICINALIS

 

FUMARIA


La primavera è riconosciuta come il momento della “rinascita” del corpo dopo la lunga stagione invernale ed è uso popolare impiegare erbe per detossinare l'organismo. La tradizione ha nel suo bagaglio numerose piante officinali utilizzate per tale scopo, quali Carciofo, Cardo mariano, Tarassaco, Desmodio, Centaurea minore per citare le piu’ note.

Oggi però vogliamo parlare di una piccola piantina appartenente alla famiglia delle Papaveraceae chiamata Fumaria officinalis. La fumaria è una pianta erbacea annuale dal fusto ramificato abbastanza diffusa nel bacino mediterraneo che viene raccolta durante la fioritura. Le infiorescenze sono a racemo e possono contenere 20-30 piccoli fiori con colorazione che va dal rosa chiaro del calice al rosso scuro verso la fauce. Tuttavia, l'identificazione della specie F.officinalis non è cosa semplice in quanto esistono circa 60 specie del genere Fumaria (F.parviflora, F.indica, F.capreolata, etc...)

© Andreas Rockstein

 

Etnobotanica

Il nome Fumaria deriva dal latino fumus ed è dovuto all'odore di fumo che si ottiene strofinando le foglie della pianta. Le piante della specie Fumaria sono state chiamate anche “fumo della terra” poiché, secondo un'antica leggenda europea, la fumaria fu creata dai vapori provenienti dalla terra.

Studi fitochimici sulle specie Fumaria hanno rivelato la presenza di numerosi alcaloidi (isochinolinici e protopinici), polifenoli, flavonoidi, saponine e terpenoidi.

Proprietà

Nella medicina popolare le piante del genere Fumaria sono state usate per vari scopi come antipertensive, digestive, diuretiche, lassative, epatoprotettive, depurative e toniche. Nella medicina ayurvedica la Fumaria indica è comunemente conosciuta come “Pitpara” (o Parpatra in sanscrito) ed è una pianta che ha trovato un larghissimo uso fin dai tempi antichi. In questa tradizione veniva usata anche per curare febbri, vomito, allergie cutanee, emorroidi (per citare alcuni usi meno comuni).

Usi moderni

La ricerca fitoterapica moderna ha dimostrato l'attività spasmolitica della fumaria grazie all'effetto dell'alcaloide fumarina. L'azione della fumaria sulle vie biliari è stata definita da vari autori anfocoleretica ovvero in grado di regolare la secrezione biliare, aumentandola quando il flusso è ridotto o riducendola in presenza di una cistifellea iperattiva.

L'uso di fumaria può essere consigliato quindi in situazioni di insufficienza epatica, astenia, come depurativo in forme di dermatiti o durante il cambio di stagione.



Bibliografia

Minelli E, Sangiorgi E, Crescini G, Garzanti S. Fitoterapia, Principi di Fitoterapia clinica, tradizionale, energetica, moderna. Casa editrice ambrosiana, 2007

Escop Monografie, Fumitory, 2018

Ruifei Zhanga et al. 2020 Fitoterapia (146) “Diverse alkaloids and biological activities of Fumaria (Papaveraceae): An ethnomedicinal group”

Weiss R., Trattato di fitoterapia 1991


DISCLAIMER: le informazioni contenute in questo blog sono di carattere divulgativo e non sostituiscono il parere di un medico. Per ogni dubbio consultare il proprio medico curante.

 

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