L'impiego dei macerati di gemme è relativamente recente. Sono passati solo pochi decenni infatti, da quando il belga Pol Henry comprese il significato dell'impiego di questi preparati per il benessere dell'uomo. La nostra azienda è nata producendo gemmoderivati, applicando i criteri contenuti nella Farmacopea Francese. Ma procediamo con ordine spiegando cosa sono e come si realizzano i macerati di gemme. I macerati di gemme si prefiggono di ricreare nell'organismo umano il sano equilibrio, utilizzando estratti di tessuti vegetali freschi in via di accrescimento. Questi tessuti embrionali (gemme, giovani getti ecc..) sono molto attivi perché mantengono le facoltà anaboliche totali della primitiva cellula vegetale di quella pianta. Essa è in grado di sviluppare tutte le potenzialità della pianta stessa, caratteristica che le cellule adulte differenziate non hanno più. Possiamo afferrare la portata e il valore di questi prodotti, se comprendiamo il significato dell'albero per lo stesso ideatore: "L'albero è la più gigantesca proliferazione vegetale verso la luce e l'insieme delle sue foglie offre la più grande superficie di contatto con l'atmosfera. L'albero è la più grande officina fotosintetica ed il suo germoglio è la miglior sintesi del suo adattamento embrionale alla più grande produzione." (Pol Henry). I macerati di gemme sono ottenuti per macerazione in solvente idrogliceralcolico (Acqua + alcool + glicerina) di tessuti embrionali vegetali freschi. Della pianta si utilizzano: gemme, giovani getti, giovani radici, boccioli, amenti, scorze interne di giovani rami e radici, i semi e qualsiasi altro tessuto embrionale. I tessuti vegetali che si utilizzano sono tutti di origine meristematica che esprime un concetto univoco: il tessuto embrionale vegetale. Pol Henry, prende in considerazione la foresta medioeuropea e solo lo strato arboreo e arbustivo. Questo criterio ci pone di fronte all'immenso vantaggio di utilizzare esclusivamente piante dell'area geografica in cui viviamo.
MACERATI DI GEMMME
Nel nostro catalogo sono presenti 49 referenze, anche se di fatto le piante trasformate sono 46. Infatti di due (Betulla Verrucosa e Salix Alba) utilizziamo più parti. Osserviamone le caratteristiche principali:
1) Delle 46 piante descritte, 35 vengono raccolte spontaneamente e 11 provengono da coltivazioni biologiche o biodinamiche. In questo caso, non solo preferiamo lavorare con il prodotto fresco ma soprattutto facciamo riferimento ai nostri raccoglitori e produttori di fiducia per evitare di incorrere nell’impiego di gemme congelate. Le gemme, i giovani getti, le scorze, ecc. sono tutte rigorosamente raccolte al momento giusto, quando la divisione e l’attività cellulare dei meristemi è al massimo. Le gemme devono essere gonfie ma non aperte...
2) La macerazione dei tessuti vegetali embrionali inizia entro le 8 – 12 ore dalla raccolta. Il rapporto pianta solvente è di 1 : 20 cioè una parte di pianta espressa come peso secco e venti parti di solvente. Si macera per mezzo di alcool, glicerina e acqua. L’alcool denatura gli enzimi e quindi blocca la degradazione enzimatica che inizia dopo la raccolta della pianta.
Non scordiamoci che esso è anche un ottimo solvente dei principi attivi. Per perfezionare il processo estrattivo dei giovani tessuti vegetali si aggiunge la glicerina. Oltre ad ampliare così le proprietà estrattive dell’alcool si migliora la conservazione dei particolari costituenti delle cellule embrionali. Da molti anni utilizziamo esclusivamente glicerina vegetale, ottenuta dalla melassa. La macerazione avviene in contenitori di vetro e dura almeno di 30 giorni.
3) Il rigore produttivo, la qualità delle materie prime e l’idoneità dei materiali e delle attrezzature usate in laboratorio, garantiscono nei nostri gemmopreparati la presenza di molti costituenti funzionali. Ovviamente risulta difficoltoso individuare e classificare le stesse classi di principi attivi che sono presenti negli estratti di pianta matura. Tuttavia nei tessuti meristematici vi sono più sostanze e principi attivi di quanti non ve ne siano nella pianta adulta. Essi sono particolarmente ricchi in enzimi, vitamine, fattori di crescita, acidi nucleici (RNA/ DNA), ormoni vegetali (auxine, cinetine, gibberelline) oltre ai principi attivi propri della specie (antociani, flavonoidi, ecc.).
IL PROCESSO DI LAVORAZIONE
La parte di pianta che ci interessa viene raccolta correttamente, pulita, macinata (per consentire al solvente di arrivare in tutte le sue parti veicolandone quindi i vari componenti) e messa a macerare in una quantità di solvente pari a venti volte il peso secco della pianta. Il contatto pianta - solvente dura minimo trenta giorni. Facciamo un esempio: un chilogrammo di gemme fresche di Ribes nigrum contiene il 75% di acqua. Quindi il peso di pianta secca corrisponde al 25% del peso fresco.
Avremo perciò in un kg di gemme fresche, 250 gr. di secco e 750 gr. di acqua. Applicando il rapporto 1 : 20 avremo 250 gr. x 20 = 5.000 gr. che è la quantità di solvente che ci serve per la macerazione di un kg di gemme fresche. A questo peso va sottratto il peso dell’acqua contenuta nelle stesse, cioè 750 gr. Ricorriamo alla formula per capire: 5.000 gr. – 750 gr. = 4.250 gr.
E’ la quantità effettiva di solvente da aggiungere alle gemme finemente triturate per completare la macerazione. Esso sarà composto in ugual misura di alcool e glicerina . I 750 gr. di acqua che mi servono me li regalerà la pianta. Infatti questa è la quantità racchiusa nei suoi tessuti embrionali. Dopo almeno 30 giorni si filtra attraverso la decantazione del liquido e si spreme il residuo vegetale a 300 – 400 atmosfere. Quindi si riuniscono i due liquidi e il tutto si filtra per gravità in grandi imbuti con filtri adatti agli alimenti. Si ottiene così la base dei macerati di gemme (dal francese souce). Per avere il gemmo finito, pronto per l’uso, bisogna diluire una parte della base in nove parti di una miscela composta da: 50 % glicerina, 30 % alcool, 20 % acqua. Il tutto espresso in peso.